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530 - Scrivanie - Gianfranco FRATTINI

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Gianfranco FRATTINI by Bernini

La giustapposizione sapiente di design, artigianalità e funzionalità in un unico oggetto, di elegante armonia, risultato della ricerca fatta da Gianfranco Frattini. Realizzato in noce tinto, ha piano di lavoro da 130 cm ed è dotato di due cassetti e scomparti sotto il piano, per accogliere libri e riviste. Frattini fu uno dei più significativi designer del 20’ secolo e supportato dal know-how dell’azienda Bernini, realizzò prodotti che segnarono la storia del design Italiano. /

anno
1956
dimensioni
130 x 80 H. 73 cm.
quantità
1
origine
ITALIANA
condizione
Buone
bibliografia:

Le fabbrieche del design, Ed. G. Gramigna alberto Alessandr & C, pag. 53, anno 2007 - Made in Italy, L. Massoni, Ed. Giorgio Mondadori & associati Milano, pag. 16 17, anno 1986 - ADI 1964, pag. 104 - Disign Mobel italienisches,  pag. 50 anno 1980 - Ottagono #30, pag. 84, anno 1973 - Ritrovare Gianfranco Frattini, a cura di Marco Romanelli, con la consulenza di Emanuela Frattini Magnusson, Fondazione Triennale di Milano, Editrice Faenza All Media srl, 2018

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Storia del designer
Gianfranco FRATTINI

Gianfranco Frattini nasce a Padova il 15 maggio 1926, nel 1953 si laurea in Architettura al Politecnico di Milano ed entra nello studio di Gio Ponti.  Apre il suo studio, inizialmente con Franco Bettonica, a Milano. Numerose le aziende con cui collabora nel campo del furniture e del lighting design, tra esse Cassina, Bernini, Arteluce, Knoll e Artemide, per cui, con Livio Castiglioni, progetta un capolavoro assoluto, la lampada da terra “Boalum”, prima di tutto un’invenzione tipologica. Il legno è senz’altro per Frattini il materiale prediletto, una passione in comune con Pierluigi Ghianda, ebanista di Bovisio Masciago, che unirà i due in un forte e consolidato rapporto che, oltre all’ aspetto umano, racconta la passione di un lavoro vissuto vicino agli esecutori, sempre attento alla qualità della realizzazione e delle storie progettuali. Frattini rivoluziona l’architettura degli interni creando un mondo di bellezza e di rigore. L’architetto è per Frattini un attento regista, il design e gli interni non si sommano in un virtuoso ed elegante abbinamento, ma si fondono per impostare una nuova visione degli interni che realmente riassuma in sé il furniture design. Alcune delle sue architetture degli interni, segnano i riti sociali della città di Milano, agli inizi degli anni ’60, in particolare lo Stork Club e il ristorante St. Andrews. Inoltre bisogna ricordare le realizzazioni a Portofino, a Capri e gli interni dell’hotel Hilton a Tokyo Numerose le segnalazioni al Compasso d’Oro, così come le Medaglie e i Gran Premi della Triennale di Milano. La rivista Domus pubblica regolarmente i suoi prodotti e le sue realizzazioni. Frattini è tra i fondatori dell’ADI e viene più volte coinvolto nel direttivo della Triennale di Milano. Nel 1988 Pier Carlo Santini gli dedica un’importante monografia “Italian Design, Gianfranco Frattini” 1988. Ricordiamo anche il libro Ritrovare Gianfranco Frattini, Rescovered di Marco Romanelli, Triennale Design Museum, 2018. Gianfranco Frattini muore a Milano il 6 aprile 2004. I mobili attualmente posti in vendita da BGallery costituiscono pezzi storici acquistati sul mercato secondario risalenti alla storica produzione della Bernini srl e che BGallery non produce ne direttamente, ne indirettamente mobili storici dell’arch. Gianfranco Frattini. /

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