804 segretaire è uno dei pezzi più significativi della creatività di Gianfranco Frattini. Disegnato nel 1962 per Bernini, sottolinea una grande capacità progettuale di Frattini ed una sapiente abilità ebanistica da parte degli artigiani della Bernini. 804 è un oggetto trasformista, che cela una sorpresa al suo interno; mediante un movimento simultaneo tra l’estrazione del piano e l’apertura a scorrimento di una tapparella, 804 si trasforma da mobile, in pratico scrittoio. Il cambiamento di uso/immagine avviene mediante un sofisticato meccanismo, un movimento d’estrazione perfettamente calibrato. Internamente si svelano il piano rivestito in pelle, una miriate di deliziosi cassettini di varie dimensioni ed un inconsueto porta oggetti. Sotto al piano scrittoio vi è un corpo centrale frontale composto da due file di cinque capienti cassetti. Tutta la struttura è realizzata in pregiato legno di noce e poggia su un basamento in alluminio anodizzato e piedi in legno. Alzata in cristallo trasparente. La parte posteriore è finita con elementi a giorno ideale per un posizionamento anche a centro stanza. Pezzo proveniente dall’archivio personale di Pierluigi Ghianda e parte della prima serie prodotta da Bernini con gli accessori per cancelleria in ABS, sostituiti poi nelle successive produzioni in legno. /
50+2Y Italian deisgn, Ed. Mondadori, pag. 93, anno 2006 - Scrivania e Gabinetto nella casa di Noritsugu Oda. Monocle, Numero #48, Anno 2011 - Le fabbrieche del design, Ed. G. Gramigna Alberto Alessandr & C, pag. 54, anno 2007 - disign Mobel italienisches, pag. 86, anno 1980 - Ottagono #30, pag. 84 , anno 1973 - Ottagono #5, pag. 80, anno 1967
Gianfranco Frattini nasce a Padova il 15 maggio 1926, nel 1953 si laurea in Architettura al Politecnico di Milano ed entra nello studio di Gio Ponti. Apre il suo studio, inizialmente con Franco Bettonica, a Milano. Numerose le aziende con cui collabora nel campo del furniture e del lighting design, tra esse Cassina, Bernini, Arteluce, Knoll e Artemide, per cui, con Livio Castiglioni, progetta un capolavoro assoluto, la lampada da terra “Boalum”, prima di tutto un’invenzione tipologica. Il legno è senz’altro per Frattini il materiale prediletto, una passione in comune con Pierluigi Ghianda, ebanista di Bovisio Masciago, che unirà i due in un forte e consolidato rapporto che, oltre all’ aspetto umano, racconta la passione di un lavoro vissuto vicino agli esecutori, sempre attento alla qualità della realizzazione e delle storie progettuali. Frattini rivoluziona l’architettura degli interni creando un mondo di bellezza e di rigore. L’architetto è per Frattini un attento regista, il design e gli interni non si sommano in un virtuoso ed elegante abbinamento, ma si fondono per impostare una nuova visione degli interni che realmente riassuma in sé il furniture design. Alcune delle sue architetture degli interni, segnano i riti sociali della città di Milano, agli inizi degli anni ’60, in particolare lo Stork Club e il ristorante St. Andrews. Inoltre bisogna ricordare le realizzazioni a Portofino, a Capri e gli interni dell’hotel Hilton a Tokyo Numerose le segnalazioni al Compasso d’Oro, così come le Medaglie e i Gran Premi della Triennale di Milano. La rivista Domus pubblica regolarmente i suoi prodotti e le sue realizzazioni. Frattini è tra i fondatori dell’ADI e viene più volte coinvolto nel direttivo della Triennale di Milano. Nel 1988 Pier Carlo Santini gli dedica un’importante monografia “Italian Design, Gianfranco Frattini” 1988. Ricordiamo anche il libro Ritrovare Gianfranco Frattini, Rescovered di Marco Romanelli, Triennale Design Museum, 2018. Gianfranco Frattini muore a Milano il 6 aprile 2004. I mobili attualmente posti in vendita da BGallery costituiscono pezzi storici acquistati sul mercato secondario risalenti alla storica produzione della Bernini srl e che BGallery non produce ne direttamente, ne indirettamente mobili storici dell’arch. Gianfranco Frattini. /