La sedia 454 è il risultato della creatività e della competenza tecnica di Bruno Morassutti, in collaborazione con Mario Memoli, Giovanna Gussoni e M. Gabriella Beneventi. Questo sorprendente pezzo unisce armoniosamente linee essenziali e un'eccezionale lavorazione del legno, mettendo in risalto il talento e la visione dei suoi quattro designer. Realizzata in resistente legno di carpino, la struttura è composta da due telai sovrapposti: uno più grande che funge da schienale e uno più piccolo che sostiene il sedile. Per garantire il massimo comfort, schienale e sedile sono resi elastici grazie a un reticolo di gomma, che si adatta al peso e ritorna alla posizione originale. Inoltre, la sedia è pieghevole e, chiusa, occupa solo 2 cm di spessore, riducendo al minimo l’ingombro. Un perfetto equilibrio tra tecnologia, eleganza e comfort, ideale per l’ambiente dining.
La chaise italianienne, p. 128, Experts 1980 _ disign Mobel italienisches, p. 167,168, anno 1980
Bruno Morassutti (1920-2008) è stato un architetto e designer italiano di rilievo, noto per il suo approccio razionale e innovativo, con una forte attenzione alla funzionalità e alla sperimentazione dei materiali. Nato a Padova, si forma presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, dove ha tra i suoi maestri Franco Albini e Carlo Scarpa. Dopo la laurea, Morassutti trascorre un periodo negli Stati Uniti, lavorando presso lo studio di Frank Lloyd Wright a Taliesin, esperienza che influenzerà il suo stile, orientato su linee essenziali e sull’armonia tra edifici e ambiente. Nel 1969, Morassutti fonda lo studio associato “Morassutti & Associati Architetti” con Giovanna Gussoni, Mario Memoli e la moglie Maria Gabriella Benevento, con cui sviluppa progetti significativi nel campo dell’architettura e del design. Uno dei frutti di questa collaborazione è la celebre s edia modello 450, progettata per Bernini, che unisce legno e gomma in una struttura innovativa ed è oggi parte della collezione permanente del Museo del Design della Triennale di Milano. La sedia, grazie alla sua struttura pieghevole e al comfort garantito dall’uso di materiali elastici, rappresenta un perfetto esempio dell’approccio razionale e della continua sperimentazione tecnica dello studio. Morassutti ha anche collaborato con l’architetto Angelo Mangiarotti negli anni ’50, sviluppando progetti iconici per residenze private e mobili di design basati su soluzioni modulari e prefabbricate, in un periodo in cui questi approcci erano particolarmente innovativi. La carriera di Morassutti, caratterizzata da rigore e visione modernista, ha lasciato un’impronta nel panorama dell’architettura e del design italiani. Morassutti e il suo studio hanno incarnato l’essenza del design italiano, fondendo estetica e funzionalità in opere che restano tutt’oggi punti di riferimento per l’innovazione e la ricerca nel campo dell’architettura e del design.