Questo oggetto è ricco di allusioni; Kore infatti significa fanciulla e nella statuaria della Grecia classica la donna era rappresentata con estremo rigore e con il Peplo, l’abito femminile, che fasciava e valorizzava il corpo. Questo prodotto infatti è rivestito di un tessuto teso che, proprio come il Peplo, fascia la struttura del divano che traspare per linee e superfici, ridotte alla semplicità geometrica. Unico punto “scoperto” è una pences che solleva il rivestimento, mettendo in risalto, nella tensione, la struttura celata sottostante. I braccioli completati da tavolette laccate, sono scorrevoli. /
Projeteren itlien projeter, Ed. SIM, a cura di Carla Venosta , P. 71, anno 1990 - Immagine di un’azienda il Gruppo Industriale Busnelli, a cura di Ugo La Pitra, Ed. speciali Caleidoscopio, P. 101, Anno 1986
Carla VENOSTA (1924-2019) è un artista nata a Monza nel 1924; si era laureata in Architettura al Politecnico di Milano e aveva iniziato la carriera di progettista nel 1971 occupandosi di product design, allestimenti, artigianato. Il suo nome è indissolubilmente legato a geniali soluzioni dei problemi progettuali nei diversi settori: design, stilismo ed architettura. Tra i suoi progetti per l’arredamento della casa e del luogo di lavoro quelli del sistema per ufficio Variabile (Arflex 1975), i sistemi direzionali Koré e Portello (Busnelli 1985, 1989), le librerie Antologia 2 (Tosimobili 1982) e Telemaco (Alinovi 1993), il servizio da scrivania Excalibur (De Vecchi, 1989), tavolo Renzo e Lucia (Bernini 1991), la sedia con lo schienale di cristallo Le Violon (Gallotti & Radice, 1992) e la poltroncina in midollino Alice (Vittorio Bonacina, 1996). Attivissima socia dell’ADI, aveva fatto parte del Comitato direttivo dal 1991 al 1992, era stata vicepresidente dell’ICSID (l’attuale World Design Organization) e aveva fatto parte del consiglio d’amministrazione della Triennale di Milano nel 1983 e nel 1992. Numerose le mostre cui ha partecipato, da Design&Design (Milano 1979) a Moi et chez moi, Parigi 1990, ad Arredo urbano (Milano 1989) e Going Home, Londra 1991. Due i premi Compasso d’Oro a prodotti progettati da lei: nel 1979 per l’elettromedicale Mark 5 per Amplais e nel 1981 per il controsoffitto integrato industriale Teknico (Tremisol), oltre a tre Menzioni d’onore. Il suo lavoro di progettista è raccolto nel volume Carla Venosta. 30 progetti di disegno industriale italiano, a cura di Gianfranco Farioli, Veronica Voltolina (Milano, Electa, 2007). Affermatasi nel campo del design per esposizioni, negli allestimenti e nella progettazione per la città, Carla Venosta ha contribuito, anche con il suo impegno politico, a valorizzare la presenza della donna nella nostra società. /